# wine# recipes

giovedì 9 marzo 2017

# winewine # cocktails # Coniglio in porchetta #

Lobster Risotto # ingredients and servings for 4 people -2/3 whole cooked lobsters -.
180 gr Carnaroli rice -1 garlic clove -4 tablespoons extra virgin olive oil -2 glasses white wine (look my photo , Pinot Grigio Superiore ) -150 gr peeled tomatoes -1 lt vegetable broth -nuts butter -chives -salt -black pepper -Do THIS -After thawing the cooked whole lobsters I separated the heads, claws and tails. Helping myself with a pair of kitchen scissors, I made an incision in the softest and clearest part of the belly of the lobster to extract the flesh, opening it from the center. I broke off the claws using the appropriate tool (or with a nutcracker or chestnut masher) and removed the pulp as well, collecting all the internal liquid, discarding the shells and fragments instead.I heated oil with garlic in a saucepan, added the heads, the larger remains and the water from the claws. After a few minutes I deglazed with 1 glass of white wine. Once evaporated I added the peeled tomatoes, mashing everything with a ladle.After 5 minutes on high heat, I strained the liquid and added 1 liter of hot vegetable broth: this will be the broth for my risotto.I toasted the rice with a knob of butter for a couple of minutes adding the chopped chives, once translucent I blended with 1 glass of white wine letting it evaporate. I then began adding a ladleful of hot stock at a time bringing the rice to cook (adding more hot water as needed).A few minutes from the end I added the flesh of the claws and part of the tail cut into chunks, leaving the last section whole. After adjusting the salt and black pepper, I served with another sprinkling of chopped chives, placing a tail in evidence ( as desired)for each serving.

Risotto all'Astice # ingredienti e dosi per 4 persone -2/3 astici interi cotti -
180 gr riso Carnaroli -1 spicchio aglio -4 cucchiai olio extra vergine d'oliva -2 bicchieri vino bianco (look my photo il Pinot Grigio Superiore , del Friuli ) -150 gr pomodori pelati -1 lt brodo vegetale  -noce burro -erba cipollina -sale - pepe nero -FATE COSI -Dopo aver scongelato gli astici interi cotti ho separato le teste, le chele e le code.Aiutandomi con un paio di forbici da cucina, ho praticato un’incisione nella parte più morbida e chiara del ventre dell’astice per estrarne la polpa, aprendolo dal centro.Ho rotto le chele utilizzando l’apposito strumento (oppure con uno schiaccianoci o uno schiaccia castagne) e rimosso anche in questo caso la polpa, raccogliendo tutto il liquido interno, gettando invece i gusci e i frammenti.Ho scaldato in un tegame l’olio con l’aglio, ho unito le teste, i resti più grossi e l’acqua delle chele. Dopo qualche minuto ho sfumato con 1 bicchiere di vino bianco. Una volta evaporato ho unito i pomodori pelati, schiacciando tutto con un mestolo.Dopo 5 minuti a fuoco vivo, ho filtrato il liquido e aggiunto 1 litro di brodo di verdura caldo: questo sarà il brodo per il mio risotto.Ho tostato il riso con una noce di burro per un paio di minuti unendo l’erba cipollina tritata, una volta traslucido ho sfumato con 1 bicchiere di vino bianco lasciandolo evaporare. quindi ho iniziato ad aggiungere un mestolo di brodo caldo per volta portando a cottura il riso (aggiungendo altra acqua calda all’accorrenza).A qualche minuto dalla fine ho aggiunto la polpa delle chele e una parte della coda tagliata a tocchetti, lasciando l’ultimo tratto intero. Dopo aver aggiustato di sale e di pepe nero, ho servito con un’altra spolverata di  erba cipollina tritata, mettendo una coda in evidenza ( a piacere)per ogni porzione.



**************



*****


*******



Vino Rosato _ MATEUS _
Una delle caratteristiche principali dei vini rosati è la loro freschezza negli aromi, in genere gli stessi che sono tipici nei vini rossi giovani, tuttavia, come per ogni altro tipo di vino, prima di procedere all'abbinamento, è necessario conoscere le caratteristiche specifiche di ogni vino. Si è già detto che, dal punto di vista dell'abbinamento cibo vino, i vini rosati sono da considerarsi una via di mezzo fra i bianchi e i rossi, e grazie a questa caratteristica offrono un'ampia versatilità. Rispetto ai vini bianchi, i rosati sono in genere meno acidi e possiedono una maggiore morbidezza, fattori che dipendono anche dal modo in cui sono stati prodotti, mentre rispetto ai rossi, hanno una struttura e un'astringenza minore. In termini generali, i vini rosati non hanno un grado alcolico molto alto, un fattore che, ovviamente, dipende anche dalle condizioni specifiche del vino e del suo equilibrio.
 Grazie alla morbidezza dei rosati e alla loro apprezzabile acidità, di certo non eccessiva come nei bianchi, questi vini consentono di creare eccellenti abbinamenti con tutti i piatti di pasta in cui è presente salsa di pomodoro, così come nelle paste ripiene e al forno, non da ultimo, anche con la pizza e le sue più svariate versioni. La maggiore struttura rispetto ai bianchi e la bassa quantità di tannini, pertanto una bassa astringenza, risulta utile nelle preparazioni a base di pesce, in particolare zuppe di pesce e pesce arrosto riccamente condito e aromatizzato. I vini rosati sono inoltre abbinabili con i funghi e anche con i latticini, così come con i formaggi freschi e non stagionati.
 I vini rosati, grazie alle loro caratteristiche, sono ben abbinabili anche con le preparazioni a base di carne, in particolare la carne bianca, dalle preparazioni saltate in padella fino alle carni arrosto, anche cucinate con funghi o con i tartufi. Questi vini sono inoltre molto indicati come aperitivi, grazie alla possibilità di potere essere serviti a temperature basse, e risultano molto gradevoli anche con gli antipasti, anche a base di pesce. Grazie alla loro contenuta, ma comunque apprezzabile acidità, alla loro morbidezza e moderata alcolicità, i vini rosati sono in genere abbinabili con i salumi, da quelli magri a quelli più grassi, così come le preparazioni a base di verdure, in particolare gli sformati e le ricche “parmigiane”, ed infine, sono eccellenti con i cereali e i legumi.

                         ********************






cocktail White Russian _ 5 cl Vodka Secca -2 cl Crema di Latte -3 cl Kahlua ./attrezzatura /Tumbler
 basso , shaker , bar spoon _METHOD-Prendete lo Shaker con del ghiaccio e versate la crema di latte e Shakerate energicamente. In un tumbler con del ghiaccio, versate la Vodka e il Kahlua, e con l’aiuto di un Bar Spoon mescolate, successivamente versate la Crema di latte e servite il vostro White Russian con una cannuccia corta.# decorazione :cannuccia corta .



           

**********



************



*********








*************

Coniglio in porchetta # ingredienti e dosi - 1 kg e ½ di coniglio spellato -
3 pezzi di salsiccia -3 spicchi di aglio -5/6 rametti di finocchio selvatico  -1 fetta di pancetta  -stesa -sale -pepe -mezzo bicchiere di olio extra vergine d’oliva -Vino Bianco secco q.b.METHOD-Pulire il coniglio togliendo la testa e le interiora, ma lasciando il fegato. Lavarlo, asciugarlo ed aprirlo bene. Strofinare l’interno con 20 gr di sale fino misto a pepe nero. Aggiungere la salsiccia l’aglio tritato grossolanamente e la pancetta distribuendo il tutto per la lunghezza del coniglio. Chiudere e legare incorporando all’esterno il finocchio selvatico. Salare e pepare. Lasciare riposare per qualche ora. Dorare il coniglio in padella con l’olio di oliva e sfumarlo con il vino bianco.Cuocete nel forno caldo a 200° per ½ ora e finite di cuocerlo a 150° per 1 ora e ½. Se e’ troppo asciutto, bagnarlo con del vino e del brodo. Si serve accompagnato da patate arrosto ed erbette saltate.

*****Consil du chefAdrianoMennillo - sia per bagnare che accompagnare il coniglio è ottimo il vivo bianco Biancolella .


************




************
cocktail Paloma ( Mexico )ingredienti e dosi :     60 ml tequila  - 90 ml spremuta di pompelmo  - 15 ml succo di lime  -15 ml nettare di agave -1 ombrellino di carta - Spicchio di pompelmo.METHOD-In uno shaker aggiungere 60 ml di tequila, 90 ml di succo di pompelmo 15 ml di succo di lime 15 ml di nettare di agave. Preparare i bicchieri: su un piattino versare un po’ di sale fino; passare uno spicchio di lime sul bordo del bicchiere e poi capovolgere il bicchiere in modo da far aderire il sale al bordo bagnato dal succo. Riempire con qualche cubetto di ghiaccio.Shakerare il tutto e versare il mix sopra il ghiaccio. Guarnire con ombrellino e spicchio di pompelmo.




                                 ***************************************
      wine  Bordeaux  >>> 







                                              ^^^^^^^^^^^^^^

^^^^^^^^^





Con i suoi 100.000 ettari di superficie, la regione viticola di Bordeaux è la più importante di Francia e fornisce un terzo dei vini a denominazione d'origine controllata: 3.020.000 hl di rossi e 920.000 hl di bianchi. Situata nel Sud-Ovest della Francia, si estende sulle sponde della Gironda ed è attraversata dalla Garonna e dalla Dordogna.
I suoi vini erano già famosi al tempo dei romani, come testimonia anche il poeta Ausonio, console di Roma a Trèves, quando decanta quelli prodotti nella sua villa vicino a Burdigala, il nome latino di Bordeaux. Nel medioevo, poi, la ]oro fama varcò la Manica, favorita dall'appartenenza dell'Aquitania alla corona inglese.
Gli estimatori continuarono ad aumentare e nel XIX secolo i vini di Bordeaux consolidarono il loro prestigio in tutto il mondo. Nella zona è rimasta viva la tradizione di antiche professioni artigianali, come quella dei maestri bottai che fabbricano le "barriques", le caratteristiche botti bordolesi, e i "tonneax".
Su tutto il territorio possiamo identificare i tre vitigni canonici che concorrono a formare quello che si definisce il "taglio bordolese":
  • Cabernet Sauvignon
  • Cabernet Franc
  • Merlot
ll vino di Bordeaux, dopo che è stato vinificato, invecchia per 2-3 anni in grandi "barriques" di 225 litri, che vengono riempite o rabboccate ogni 2-3 giorni per escludere ogni possibilità di ossidazione del vino.
Alcuni Bordeaux invecchiano in bottiglia anche per 75 anni e talvolta per un intero secolo, come certi rossi nel Médoc ed alcuni bianchi nella zona di Sauternes.
Gli eleganti "abiti" e i delicati "bouquet" sono conferiti ai famosi vini di Bordeaux da un sapiente assemblaggio di vitigni diversi, coltivati soprattutto in terreni sabbiosi e pietrosi: il Cabernet Franc e il Cabernet Sauvignon con il Merlot, il Petit Verdot e il Malbec per i rossi; il Sémillon con il Sauvignon e la Muscadelle per i bianchi. La gamma dei vini di Bordeaux è così ricca e diversificata che è sempre possibile trovare quello ideale per ogni piatto e ogni circostanza.


vini rossi .A.O.C del Bordolese >Vigorosi e fini, di color rubino che diventa granata col passar del tempo, leggeri, ma di un'eleganza unica e con bouquet molto particolare, questi vini migliorano col tempo perché il loro contenuto di tannino, che all'inizio li rende leggermente aspri, scompare a poco a poco e favorisce un invecchiamento molto lungo.
Un antico detto, che si attaglia perfettamente ai Medoc, dice: "perché il vino sia buono, bisogna che la vite sia piantata tra i sassi e veda un corso d'acqua.La differenza fra i numerosi château è dovuta alla diversità di percentuali dei vari vitigni utilizzati.
Le denominazioni d'origine regionale sono:
  • Médoc
  • Haut-Médoc
Le denominalioni d'origine comunale sono:
  • Listrac
  • Margaux
  • Moulis
  • Pauillac
  • Saint-Estèphe
  • Saint-Julien
Tra i Médoc si trovano la maggior parte dei "crus" più famosi, 62 dei quali sono entrati nella Classificazione Ufficiale del 1855: in essa i "premiers crus classés" sono lo Château-Lafite, lo Château-Latour e lo Château-Margaux.
Per qualità irreprensibile mantenuta costante per oltre 100 anni lo Château Mouton-Rothschild è diventato "premier cru" nel 1973.
Graves
Di un bel colore rubino, fini e ricchi di bouquet, sono pieni di vigore e molto adatti all'invecchiamento, come i Médoc. L'unico "cru" compreso nella Classificazione Ufficiale del 1855 è lo Château-Haut-Brion, che fa pertanto parte dei Quattro Grandi. L'ordinanza del Ministero dell'Agricoltura del 16.2.1959 ha classificato ed omologato 21 "crus" rossi e bianchi di questa zona.
Saint-Emilion
Potenti e generosi, di un bel colore granata, con un bouquet particolare e molto fine sono tra i più robusti rossi di Bordeaux. Invecchiano assai bene e spesso raggiungono la perfezione dopo una decina d'anni. Un'ordinanza del Ministero dell'Agricoltura del 1954 definisce 12 Châteaux "Premier Grand Cru Classé" - tra i più famosi, lo Château-Cheval-Blanc e lo Château-Ausone - e altri 70 Châteaux "Grand Cru Classé". Non esiste invece una lista omologata per la denominazione "Saint-Emilion Grand Cru". La lista dei "crus" suscettibili di beneficiare di questa denominazione è stabilita ogni anno in funzione della ricchezza alcolica dei vini.
Da tanto tempo i seguenti comuni hanno ottenuto il diritto di accompagnare il loro nome a quello di "Saint-Emilion": "Lussac-Saint-Emilion", "Montagne-Saint-Emilion", "Parsac-Saint-Emilion", "Puisseguin-Saint-Emilion" e "Saint-Georges-Saint-Emilion".
Pomerol > I vini di questa zona hanno la finezza dei Médoc e il vigore dei Saint-Emilion. Hanno un magnifico bouquet con sentore di tartufi ed invecchiano con grande eleganza. Le denominazioni d'origine sono Pomerol e Lalande-de-Pomerol, il cru più celebre, lo Château-Pétrus.
 
 

 



Nessun commento:

Posta un commento