# in this blog of mine, also experienced in wines, there are recipes suitable for wine !!!chefAdrian

giovedì 9 marzo 2017

winetaly # cocktails # Coniglio in porchetta #




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Vino Rosato _ MATEUS _
Una delle caratteristiche principali dei vini rosati è la loro freschezza negli aromi, in genere gli stessi che sono tipici nei vini rossi giovani, tuttavia, come per ogni altro tipo di vino, prima di procedere all'abbinamento, è necessario conoscere le caratteristiche specifiche di ogni vino. Si è già detto che, dal punto di vista dell'abbinamento cibo vino, i vini rosati sono da considerarsi una via di mezzo fra i bianchi e i rossi, e grazie a questa caratteristica offrono un'ampia versatilità. Rispetto ai vini bianchi, i rosati sono in genere meno acidi e possiedono una maggiore morbidezza, fattori che dipendono anche dal modo in cui sono stati prodotti, mentre rispetto ai rossi, hanno una struttura e un'astringenza minore. In termini generali, i vini rosati non hanno un grado alcolico molto alto, un fattore che, ovviamente, dipende anche dalle condizioni specifiche del vino e del suo equilibrio.
 Grazie alla morbidezza dei rosati e alla loro apprezzabile acidità, di certo non eccessiva come nei bianchi, questi vini consentono di creare eccellenti abbinamenti con tutti i piatti di pasta in cui è presente salsa di pomodoro, così come nelle paste ripiene e al forno, non da ultimo, anche con la pizza e le sue più svariate versioni. La maggiore struttura rispetto ai bianchi e la bassa quantità di tannini, pertanto una bassa astringenza, risulta utile nelle preparazioni a base di pesce, in particolare zuppe di pesce e pesce arrosto riccamente condito e aromatizzato. I vini rosati sono inoltre abbinabili con i funghi e anche con i latticini, così come con i formaggi freschi e non stagionati.
 I vini rosati, grazie alle loro caratteristiche, sono ben abbinabili anche con le preparazioni a base di carne, in particolare la carne bianca, dalle preparazioni saltate in padella fino alle carni arrosto, anche cucinate con funghi o con i tartufi. Questi vini sono inoltre molto indicati come aperitivi, grazie alla possibilità di potere essere serviti a temperature basse, e risultano molto gradevoli anche con gli antipasti, anche a base di pesce. Grazie alla loro contenuta, ma comunque apprezzabile acidità, alla loro morbidezza e moderata alcolicità, i vini rosati sono in genere abbinabili con i salumi, da quelli magri a quelli più grassi, così come le preparazioni a base di verdure, in particolare gli sformati e le ricche “parmigiane”, ed infine, sono eccellenti con i cereali e i legumi.

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cocktail White Russian _ 5 cl Vodka Secca -2 cl Crema di Latte -3 cl Kahlua ./attrezzatura /Tumbler
 basso , shaker , bar spoon _METHOD-Prendete lo Shaker con del ghiaccio e versate la crema di latte e Shakerate energicamente. In un tumbler con del ghiaccio, versate la Vodka e il Kahlua, e con l’aiuto di un Bar Spoon mescolate, successivamente versate la Crema di latte e servite il vostro White Russian con una cannuccia corta.# decorazione :cannuccia corta .



           

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cocktail Paloma ( Mexico )ingredienti e dosi :     60 ml tequila  - 90 ml spremuta di pompelmo  - 15 ml succo di lime  -15 ml nettare di agave -1 ombrellino di carta - Spicchio di pompelmo.METHOD-In uno shaker aggiungere 60 ml di tequila, 90 ml di succo di pompelmo 15 ml di succo di lime 15 ml di nettare di agave. Preparare i bicchieri: su un piattino versare un po’ di sale fino; passare uno spicchio di lime sul bordo del bicchiere e poi capovolgere il bicchiere in modo da far aderire il sale al bordo bagnato dal succo. Riempire con qualche cubetto di ghiaccio.Shakerare il tutto e versare il mix sopra il ghiaccio. Guarnire con ombrellino e spicchio di pompelmo.




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      wine  Bordeaux  >>> 







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Con i suoi 100.000 ettari di superficie, la regione viticola di Bordeaux è la più importante di Francia e fornisce un terzo dei vini a denominazione d'origine controllata: 3.020.000 hl di rossi e 920.000 hl di bianchi. Situata nel Sud-Ovest della Francia, si estende sulle sponde della Gironda ed è attraversata dalla Garonna e dalla Dordogna.
I suoi vini erano già famosi al tempo dei romani, come testimonia anche il poeta Ausonio, console di Roma a Trèves, quando decanta quelli prodotti nella sua villa vicino a Burdigala, il nome latino di Bordeaux. Nel medioevo, poi, la ]oro fama varcò la Manica, favorita dall'appartenenza dell'Aquitania alla corona inglese.
Gli estimatori continuarono ad aumentare e nel XIX secolo i vini di Bordeaux consolidarono il loro prestigio in tutto il mondo. Nella zona è rimasta viva la tradizione di antiche professioni artigianali, come quella dei maestri bottai che fabbricano le "barriques", le caratteristiche botti bordolesi, e i "tonneax".
Su tutto il territorio possiamo identificare i tre vitigni canonici che concorrono a formare quello che si definisce il "taglio bordolese":
  • Cabernet Sauvignon
  • Cabernet Franc
  • Merlot
ll vino di Bordeaux, dopo che è stato vinificato, invecchia per 2-3 anni in grandi "barriques" di 225 litri, che vengono riempite o rabboccate ogni 2-3 giorni per escludere ogni possibilità di ossidazione del vino.
Alcuni Bordeaux invecchiano in bottiglia anche per 75 anni e talvolta per un intero secolo, come certi rossi nel Médoc ed alcuni bianchi nella zona di Sauternes.
Gli eleganti "abiti" e i delicati "bouquet" sono conferiti ai famosi vini di Bordeaux da un sapiente assemblaggio di vitigni diversi, coltivati soprattutto in terreni sabbiosi e pietrosi: il Cabernet Franc e il Cabernet Sauvignon con il Merlot, il Petit Verdot e il Malbec per i rossi; il Sémillon con il Sauvignon e la Muscadelle per i bianchi. La gamma dei vini di Bordeaux è così ricca e diversificata che è sempre possibile trovare quello ideale per ogni piatto e ogni circostanza.


vini rossi .A.O.C del Bordolese >Vigorosi e fini, di color rubino che diventa granata col passar del tempo, leggeri, ma di un'eleganza unica e con bouquet molto particolare, questi vini migliorano col tempo perché il loro contenuto di tannino, che all'inizio li rende leggermente aspri, scompare a poco a poco e favorisce un invecchiamento molto lungo.
Un antico detto, che si attaglia perfettamente ai Medoc, dice: "perché il vino sia buono, bisogna che la vite sia piantata tra i sassi e veda un corso d'acqua.La differenza fra i numerosi château è dovuta alla diversità di percentuali dei vari vitigni utilizzati.
Le denominazioni d'origine regionale sono:
  • Médoc
  • Haut-Médoc
Le denominalioni d'origine comunale sono:
  • Listrac
  • Margaux
  • Moulis
  • Pauillac
  • Saint-Estèphe
  • Saint-Julien
Tra i Médoc si trovano la maggior parte dei "crus" più famosi, 62 dei quali sono entrati nella Classificazione Ufficiale del 1855: in essa i "premiers crus classés" sono lo Château-Lafite, lo Château-Latour e lo Château-Margaux.
Per qualità irreprensibile mantenuta costante per oltre 100 anni lo Château Mouton-Rothschild è diventato "premier cru" nel 1973.
Graves
Di un bel colore rubino, fini e ricchi di bouquet, sono pieni di vigore e molto adatti all'invecchiamento, come i Médoc. L'unico "cru" compreso nella Classificazione Ufficiale del 1855 è lo Château-Haut-Brion, che fa pertanto parte dei Quattro Grandi. L'ordinanza del Ministero dell'Agricoltura del 16.2.1959 ha classificato ed omologato 21 "crus" rossi e bianchi di questa zona.
Saint-Emilion
Potenti e generosi, di un bel colore granata, con un bouquet particolare e molto fine sono tra i più robusti rossi di Bordeaux. Invecchiano assai bene e spesso raggiungono la perfezione dopo una decina d'anni. Un'ordinanza del Ministero dell'Agricoltura del 1954 definisce 12 Châteaux "Premier Grand Cru Classé" - tra i più famosi, lo Château-Cheval-Blanc e lo Château-Ausone - e altri 70 Châteaux "Grand Cru Classé". Non esiste invece una lista omologata per la denominazione "Saint-Emilion Grand Cru". La lista dei "crus" suscettibili di beneficiare di questa denominazione è stabilita ogni anno in funzione della ricchezza alcolica dei vini.
Da tanto tempo i seguenti comuni hanno ottenuto il diritto di accompagnare il loro nome a quello di "Saint-Emilion": "Lussac-Saint-Emilion", "Montagne-Saint-Emilion", "Parsac-Saint-Emilion", "Puisseguin-Saint-Emilion" e "Saint-Georges-Saint-Emilion".
Pomerol > I vini di questa zona hanno la finezza dei Médoc e il vigore dei Saint-Emilion. Hanno un magnifico bouquet con sentore di tartufi ed invecchiano con grande eleganza. Le denominazioni d'origine sono Pomerol e Lalande-de-Pomerol, il cru più celebre, lo Château-Pétrus.
 
 
Coniglio in porchetta _ingredienti e dosi - 1 kg e ½ di coniglio spellato -
3 pezzi di salsiccia -3 spicchi di aglio -5/6 rametti di finocchio selvatico  -1 fetta di pancetta  -stesa -sale -pepe -mezzo bicchiere di olio extra vergine d’oliva -vino bianco secco q.b.METHOD-Pulire il coniglio togliendo la testa e le interiora, ma lasciando il fegato. Lavarlo, asciugarlo ed aprirlo bene. Strofinare l’interno con 20 g di sale fino misto a pepe nero. Aggiungere la salsiccia l’aglio tritato grossolanamente e la pancetta distribuendo il tutto per la lunghezza del coniglio. Chiudere e legare incorporando all’esterno il finocchio selvatico. Salare e pepare. Lasciare riposare per qualche ora. Dorare il coniglio in padella con l’olio di oliva e sfumarlo con il vino bianco.Cuocete nel forno caldo a 200° per ½ ora e finite di cuocerlo a 150° per 1 ora e ½. Se e’ troppo asciutto, bagnarlo con del vino e del brodo. Si serve accompagnato da patate arrosto ed erbette saltate.

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